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Morena!

sabato 10 gennaio 2009

- POESIE

IL VECCHIO - Navajo
(da: "Il Grande Spirito parla al nostro cuore" Ed. Red)
Voi mi guardate e voi non vedete in me che un brutto vecchio,
ma interiormente, io sono colmo di una grande bellezza.
Sono seduto in cima a una montagna e guardo al futuro.
Vedo il mio popolo e il vostro popolo che vivono insieme.
In avvenire il mio popolo dimenticherà il modo di vivere dei suoi antenati,
a meno che non l'apprenda dai libri dell'uomo bianco.
Quindi voi dovete scrivere ciò che vi dico e farne un libro
affinché le generazioni a venire possano conoscere questa verità.

ALL'ALBA, SEDUTA NELLA CASA PATERNA
Siedo tranquilla, nell'alba; una piccola casa alle dighe del Missouri.
Un coyote muove furtivo verso il bosco, come me insonne, colpevole e guardingo.
Gli uccelli commentano il suo passaggio.
Giovani cavalieri Indiani sono qui per prendere il ronzino di mio padre,
da usare come cavallo da soma al locale rodeo.
Sto bene. Il sole si leva.

LA VOCE INDIANA
Io sono la Voce Indiana.
Voglio che mi sentano in tutti i nostri territori.
Da duecento anni sono prigioniero di guerra nella mia terra.
Sono prigioniero dell’odio e dell’avidità, della menzogna e del pregiudizio,
dell’indifferenza e dell’ignoranza, dell’ingiustizia degli uomini
che schiacciarono con la forza del loro numero me e il mio Popolo,
da quando scesero sulle mie spiagge e invasero la mia terra nativa.
Imposero a me la loro società, la loro religione, le loro leggi,
ed è per questo che la mia gente ora è ridotta a meno di quanto era,
quando con false promesse vennero per la prima volta sulle nostre spiagge.
Io sono la Voce Indiana collettiva e grido forte dalle milioni di tombe di spiriti senza pace
e milioni sono le grida che si alzano e chiedono:
Dov’è il mio futuro?
A chi appartiene?
Appartiene al mio Popolo?
Ci sarà felicità sulla terra che per diritto è mia?

CANZONE DELLA LUNA NUOVA
(Takelma da: "49 canti degli Indiani d'America" Ed. Mondadori)
Io prospererò, e rimarrò, e anche se i malevoli dicessero:«Vorrei che fosse morto!",
proprio come te risorgerò ogni volta;
come risorgi tu, dopo che i rospi della notte e i ramarri ti hanno divorata.
Tu torni sempre e proprio come te io tornerò al momento giusto,
ritornerò.

LA CREAZIONE DEL CIELO
La Prima Donna dispose le stelle per aiutare la Luna a far luce.
Ad una ad una le ordinò per bene, in forma di animali luccicanti appesi alla notte.
Ma il Vecchio Coyote irruppe festoso, e sparse le stelle come oggi le vedi.
(Algonkin Blackfeet-tratta da: Canti degli Indiani d'America Chochise)

FRATELLI MIEI - Toro Seduto, Sioux
(da: "Il Grande Spirito parla al nostro cuore" Ed. Red Acquista)
Guardate, fratelli miei, la primavera è arrivata;
la terra ha ricevuto l'abbraccio del sole e noi vedremo presto i risultati di questo amore!
Ogni seme si è svegliato. E così anche tutta la vita animale.
E' grazie a questo potere che noi esistiamo.
Noi perciò dobbiamo concedere ai nostri vicini animali,
il nostro stesso diritto di abitare questa terra.

LA PIOGGIA-BAMBINO
(da: "49 canti degli Indiani d'America" Ed. Mondadori)
Nella Donna-Sorgente ancora una volta,
cade una goccia dell'Uomo-Acqua,
dà vita, all'incontro,
alla Pioggia-Bambino.
(Navajo)

SONO ANDATO...
Sono andato alla fine della terra sono andato alla fine delle acque,
sono andato alla fine del cielo sono andato alla fine delle montagne:
Non ho trovato nessuno che non fosse mio amico.
(Navajo)

La mia mano non è del colore della tua,
ma se mi pungo uscirà sangue e sentirò dolore.
Il sangue è dello stesso colore del tuo,
Dio mi ha fatto e sono un uomo.
Orso in Piedi

L'indiano e le altre creature che erano nate qui e che qui vivevano,
avevano una madre comune: la terra.
Egli era imparentato con tutto ciò che vive
e riconosceva a tutte le creature gli stessi diritti come a se stesso.
Quanto era legato alla terra, egli l'amava e l'ammirava.
Orso in Piedi

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